Davano un film interessante

 Deciso a veder un certo film uscii nel primo pomeriggio e in autobus arrivai nei pressi del cinema che lo proiettava. Per la verità mi spinse a scendere in anticipo la sgradevolezza dell'ambiente creatosi dentro l'autobus. Non sono abituato ai mezzi pubblici. Diretto verso il viale dov'è il cinema in questione notai un edificio non troppo vecchio: le mura bianche mi sembrarono piene di finestre e mi colpirono anche le scritte leggibili in alto, sotto le sporgenze del tetto. Segnalavano le diverse specialità didattico-pedagogiche dell'istituto. Chiesi a una donna, piuttosto brutta ma certo coltivatrice di qualche speranza erotica,  se lì un tempo c'era stata una "casa del popolo", come mi pareva di ricordare; ma lei, fervida come un'assessora in campagna elettorale, mi dette una risposta senza capo né coda invitandomi piuttosto a prendere in considerazione uno dei successi dell'istituto, ovvero un adolescente: seduto su uno scalino dell'ingresso al giardino antistante l'edificio, aveva i gomiti appoggiati sulle ginocchia e le mani giunte. 'Fino a poco tempo fa non parlava ...' , mi disse la donna. Doveva essere un'operatrice dell'istituto che era uscita per una sigaretta. Nell'aspirare il fumo la bocca le si contorceva tra la bramosia e il nervosismo. 'Ora prega', conclusi io. Dopo qualche decina di passi sbucai sul viale dove si trova il cinema, ma non ricordavo se prendere a destra o a sinistra, per cui mi rivolsi a dei giovani che davanti a una lavanderia discutevano. Uno mi dette spago indicandomi la direzione. Però di colpo trovai più interessante la loro polemica calcistica che non il film ...

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