La scala a chiocciola

Nello spruzzare sapone liquido e nello strofinare con uno straccio la scala a chiocciola che ripetutamente ogni giorno K, il padrone, usava, la donna delle pulizie notò che, dei gradini, i primi dall'alto erano molto meno sporchi di quelli mediani o degli ultimi. In particolare i più sporchi erano i mediani. La donna domandò il perché di questa disparità indiscutibile senza avere una risposta da K, che tuttavia iniziò a riflettere. La scala a chiocciola, salvo che in casi rarissimi, veniva ogni volta usata per intero - non c'erano piani intermedi; per cui tutti i gradini avrebbero dovuto essere puliti o sporchi in modo uniforme. K pensò che il fenomeno della disparità di nettezza o di sporcizia potesse dipendere dalla differenza di temperatura tra la soffitta e l'appartamento, unica idea che gli venne. In estate la soffitta era molto più calda dell'appartamento, in inverno molto più fredda. Ma K non capiva come tale indiscutibile differenza incidesse sulla nettezza o meglio sulla sporcizia. Raccomandò infine alla donna delle pulizie di stare in campana. 'Sarebbe a dire?' chiese l'interessata, non del tutto padrona della lingua italiana. 'Tenga d'occhio quei gradini', spiegò K.

Commenti