Sincronicità

 Il signor S stava considerando la propria debolezza, quella mattina, tale da tendere, lui, a lievi sbandamenti nell'andatura. Aveva dormito meno del solito, la notte, e straviziato non poco, la sera prima. Sentiva di patire di "pressione bassa". Preso da tali pensieri, fu con sorpresa che a una quindicina di metri più avanti, sul marciapiedi, vide un uomo sbandare e cadere atterrando poi sul naso. Forse l'impatto era dovuto all'assenza dell'apporto delle mani dell'uomo, impegnate a reggere due sacchetti pieni di generi alimentari. L'uomo, di età paragonabile a quella del signor S, ora sanguinava, infatti si era tagliato il dorso del naso, rifiutava però con una certa sicurezza di far intervenire un'ambulanza. "Abito vicino", disse a un soccorritore voglioso di chiamare la Croce Rossa. Il signor S, dopo aver raccolto i due sacchetti ed averli sistemati accanto al caduto, nel frattempo rimesso in piedi da lui e dall'altro, se ne andò oltre pensando che la scena appena vista riepilogava le paure agitategli poco prima dalla "pressione bassa", dagli stravizi e dagli sbandamenti. Il mondo, si disse, è carico di magia, anzi di sincronicità.

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