Il fotografo

Un contrattempo lascia al buio l'ufficio dove S. lavora - turno di notte. Uscito dalla sua stanza per capire, insieme ai colleghi, come rimediare, S. individua presto un grassone armato di torcia elettrica il quale cerca qualcosa. Per un attimo è visibile, nella sua mano destra, una pistola. S. ne teme le probabili conseguenze, non senza ricordarsi di un vecchio film intitolato "Uno sparo nel buio". In effetti il grassone pare che cerchi la stanza di S. 
Seduto in silenzio a parecchi metri dalla porta della sua stanza, S. medita su ciò che potrebbe fare senza provocare panico nell'ufficio oscurato; ma lo sconosciuto gli si avvicina, lo illumina con la torcia elettrica ed inizia ad inquadrarlo. Non è una pistola, quel che ha nella mano destra, ma una piccola macchina fotografica. 
"Le pare il momento per fare foto, questo?", chiede S.
"Sono dotato di flash, signore", replica il grassone.
"Perché vuole fotografarmi?", chiede S.
"Perché no?", risponde il grassone.
"Ma a chi può interessare una mia foto?", chiede S., "sono una persona qualsiasi".
"Non per la mia cliente", risponde il grassone, iniziando a fare il suo lavoro di fotografo.
S. fugge, entra nella sua stanza e ci si chiude dentro, ma oramai le foto sono cosa fatta. 

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