Inizio di trasloco

L'amministrazione decise di accelerare il pensionamento del dottor S. dopo che l'anziano studioso si era prodotto in una manifestazione d'impazienza incongrua con la missione scientifica dell'Ente di cui lui faceva parte da quattro decenni. Ogni membro dell'èquipe di studiosi di cui l'Ente si fregiava al cospetto dello Stato - e ancor di più al cospetto della Casa regnante - disponeva di una sezione di stanza, di una scrivania, di due sedie e di uno scaffale. Perché due sedie? Ma per facilitare l'ascolto, da parte di ogni titolare di scrivania e scaffale, dell'eventuale visitatore, spesso un giovane studioso in fase di formazione. Perché una sezione di stanza? Ovvio, perché l'èquipe di studiosi era troppo larga in rapporto al numero di stanze disponibili. In effetti v'erano stati studiosi che, pur di avere una stanza tutta loro, si erano accontentati di bugigattoli ed anche di sottoscala. Non il dottor S., che condivideva la stanza con altri tre studiosi. Tutti giovani di fresca nomina, all'inizio di quella carriera di cui il dottor S. era alla fine.
Orbene, un giorno, entrando nella sua stanza ed avvicinandosi alla sua scrivania il dottor S si accorse che l'ordine del suo scaffale, cioè l'ordine dei suoi libri, era stato alterato, non solo: che diversi volumi mancavano. Ne chiese il motivo alla dottoressa V., l'unica collega al momento presente, ma costei non dette ad S. una risposta soddisfacente, così facendolo vieppiù irritare. 
Uscì dalla stanza e percorse il corridoio quasi di corsa, il dottor S., si precipitò in direzione e fece una scenata ai presenti. Qualcuno osò dirgli che forse si trattava di uno scherzo e che i libri sarebbero tornati al loro posto, nient'altro.
Schiumando di rabbia il dottor S. tornò nella sua stanza, aprì una finestra e iniziò a scagliare uno ad uno tutti i volumi che si trovavano nel suo scaffale. Dove? In un cortile interno, per fortuna deserto, ragione per cui i volumi si sparsero decorativamente nell'erba dell'aiuola  sottostante. 
Un modo di iniziare il trasloco che incombeva al dottor S. in vista del suo prossimo pensionamento.

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