Insalutato ospite

S'improvvisa, da parte dei responsabili del seminario, che ospita una mattinata di riflessione sul fenomeno della perdita della perdita della fede, un pranzo cui possano prender parte tutti i convenuti, che sono alcune decine. Mi aggiro intorno al grande tavolo, ottenuto dalle solerti operatrici del seminario unendo quattro tavoli, alla ricerca di qualche persona che non conosco, infatti molti dei convenuti alla mattinata di riflessione sul fenomeno della perdita della perdita della fede sono miei ex colleghi; vorrei evitare proprio i due ai quali avevo affidato una registrazione da me effettuata tempo fa in tema di perdita della perdita della fede e che hanno avuto la sfacciataggine di farla ascoltare a tutti i convenuti senza chiedermi l'autorizzazione, ciò che ha meritato un incongruo e indesiderato successo alla mia voce registrata. Per fortuna trovo un posto tra due signorine che non conosco e che non mi conoscono, e noto che iniziano ad essere distribuiti piatti di pasta - ha la forma delle orecchie umane, sembra eccessivamente cotta, ma forse è condita, mi dice il naso, con qualche eleganza. Attendo che un piatto si fermi davanti a me e mi volto sorridendo alla signorina che mi siede a sinistra accennando alla mia condizione di affamato. "Non crederà mica che ci si possa occupare di lei?", dice la mia vicina di destra, "qui ciascuno fa per sé!" "E Dio per tutti", concludo mentre mi alzo allo scopo di dirigermi verso l'uscita, insalutato ospite.

Commenti