Sapidi pezzi satirici

Seduti a un tavolo di uno dei bar del campus universitario dove esercitano la loro professione di studiosi ed insegnanti, tre uomini stanno ragionando dei loro eventuali trasferimenti in altra sede universitaria più prestigiosa. Essi sono: un anziano che ha l'abitudine di portare una strana striscia orizzontale di barba argentea - proprio ora al giovane che gli siede accanto sembra (illusione ottica) un pezzo di fil di ferro che gli sutura il mento; un altro, meno anziano, simpatico e disinvolto, che indossa un gran cappotto sbottonato e sorride di tutto un po'. Del giovane intento ad infierire sull'anziano per mezzo di fantasie tipo quella qui appena descritta, abbiamo già accennato. Egli non sa se restare nel campus dove si trova o passare, magari al seguito del collega simpatico di cui sopra, nell'altra sede più prestigiosa. Pensa alla carriera, mentre gli altri due all'incirca la hanno già realizzata. Non importa, il simpaticone comunica agli altri due che ha intenzione di far domanda per trasferirsi nel dipartimento di studi storici dell'università di C. Studi storici? - domanda il giovane che pensa alla sua carriera e ritiene non a torto di non possedere i titoli per seguire il collega in questo dipartimento di studi storici del cavolo, così lui lo definisce tra sé e sé. Eh, sì! Risponde il simpaticone sorridendo allegro, posso tentare e non credo di fallire, io!
Tra i tre cade il silenzio, così che ognuno di loro può udire il baccano che regna nel bar. Al giovane è sembrato che il suo collega simpatico si prendesse un poco gioco di lui, e forse non sbaglia. Ma la stoccata gli viene da parte del collega anziano con il mento ferrato: costui infatti rompe il silenzio e si rivolge per nome al giovane come segue: caro Anselmo, ma tu non sei uno studioso in grado di esercitare la professione di ricercatore in un'università, neppure nella nostra, che ti ha per così dire visto nascere. Tu sei come un giornalista, sai scrivere dei sapidi pezzi satirici o polemici, ma manchi di profondità, tu resti in superficie! Tu sei un dilettante, in storia delle discipline politiche, solo un dilettante.

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