Negli anni cinquanta la nonna mi intrattenne forse più di una volta su le vele, distinte tra tirreniche e adriatiche, queste ultime quadrangolari e colorate, le altre triangolari e bianche. Probabile che l'informazione, a lei apparentemente cara, fosse legata al fatto che io frequentavo le elementari, un settore di sua pertinenza stretta, infatti lei aveva esercitato la professione di maestra per "trenta anni". Tiro a indovinare: forse il tema scaturiva da qualche pagina del mio "sussidiario", il secondo libro di scuola su due. Noi non avevamo, quasi, nessun rapporto con il mare Adriatico, e con il Tirreno eravamo in contatto un mese all'anno da bagnanti, a Follonica. Nessun velismo ci riguardava. Sicché faccio l'ipotesi che il sapere "velico" da maestra elementare di mia nonna fosse legato, oltre che ai miei "studi", al suo amore per le differenze regionali, in definitiva connesso all'amore per la nostra "patria". Attitudine quest'ultima che io ricordo manifestata dai miei su spunti regionali vari, affettuosamente.
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