S ha bisogno di un'auto per un breve viaggio di piacere. Pensa di farsela dare in prestito dall'amico C, ma non dimentica che le autorità richiedono un'autorizzazione scritta corredata dalla fotocopia del documento di identità del proprietario. Per cui alla vigilia della partenza si reca a casa dell'amico C, il quale vive in un già grazioso sobborgo della città detto Galluzzo, e per telefono si è dichiarato incapace di procedere alla bisogna coi mezzi "smart". Il signor S trova in casa la moglie dell'amico C, la contegnosa Pina. Incuriosito dall'assenza di C il signor S apprende dalla signora che C, geografo di vaglia, è partito per il Giappone, dove lo hanno invitato a tenere un giro di conferenze. "Accidempoli!" - esclama S citando sua nonna, "e su che cosa?" La contegnosa Pina gli dà le spiegazioni del caso nel frattempo consegnando l'autorizzazione corredata dalla fotocopia del documento di identità. E la chiave dell'auto. "E' sempre un piacere venire al Galluzzo", aggiunge S ironico, ma la contegnosa Pina non raccoglie ed anzi determinata dà a S le istruzioni per raggiungere il posteggio dove si trova l'auto di C. Mentre S guida ora si perde nei ricordi, invece di concentrarsi sulle necessità del prossimo viaggio di piacere, pensa a C e alla Pina quando erano come lui due ragazzi, né nasconde a sé stesso di non aver mai disdegnato le fattezze di lei, afflitta però da una contegnosità imbarazzante aggravata dalla voce nasale e da tic verbali tipo "in realtà"... E' un miracolo che S e C siano rimasti amici per tanti decenni, nonostante il tramonto disperato di tante se non di tutte le loro aspirazioni politiche, un vero miracolo ... Ma ora S ha da preparare i bagagli per il viaggio di piacere di cui si diceva, e da vuotare un canotto che negli ultimi mesi si è mezzo riempito di cianfrusaglie, da sgonfiarlo e infine riporlo nell'ampio bagagliaio dell'auto di C.
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