L'eredità di Einstein

 Molti decenni fa Albert Einstein segnalò al mondo il suo genio relativistico con la bruttezza della sua signora, ora non saprei se fosse la prima o la seconda fortunata, con la vaporosità della propria chioma, con la dichiarazione di appartenenza alla "razza umana" e, ultima ma non minore trovata, con l'abolizione dei calzini. Solo in anni recenti - dieci, venti? - le masse hanno iniziato a raccogliere almeno in parte uno dei messaggi lasciati da Einstein e tanti vedo che non indossano calzini anche quando il tempo si fa autunnale. Ma cosiddetti fantasmini. Ultimamente ho notato che anche persone anziane espongono le loro martoriate caviglie nude alle intemperie, magari mentre arrancano dietro un cosiddetto deambulatore. Sembra un aratro. Innegabile, vo ragionando, è che l'abolizione dei calzini e delle calze lunghe alluda alla libertà, alla semplificazione dell'abito, in estate alla freschezza, relativa però, difatti senza calzini i piedi nelle scarpe sudano ... Ed ecco allora i fantasmini ... Einstein, ti saluto! Innegabile è del resto che gli appartenenti alla "razza umana" in autunno debbano sentire le caviglie nude un poco fredde ... Per tutti questi motivi ho vinto la mia ritrosia e domandato a un'anziana signora che sedeva su una panchina delle tante che ingentiliscono il mio giardino pubblico preferito se per caso era consapevole, con le sue caviglie nude, di seguire una corrente di eleganza. Gentile, mi ha risposto che non sa nulla di questa corrente, la verità è che non sa come fare al mattino a infilarsi da sé le calze né i calzini, per cui esce così, vestita "alla meglio", ha concluso.

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