A un'arbitra operante in campi di provincia una ventina di anni fa toccava di sentirsi apostrofare da qualche calciatore in modo discutibile in assoluto e senz'altro inelegante nel dettaglio. Il tanghero poteva offensivo attribuire all'arbitra un certo titolo inerente abitudini sessuali la cui pratica più è ripetuta con molti partner e meno è dai moralisti apprezzata. L'arbitra tuttavia poteva godere di un vantaggio, quello dell'estrazione del cartellino rosso e dell'espulsione dell'offensore.
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