Il penoso affitto pagato dalla signora N

La signora N, vedova anziana, passava diverse ore ogni giorno nella sua camera, leggeva oppure lavorava a maglia, all'uncinetto, ricamava. Sfruttava fino all'ultimo minuto la luce naturale, in effetti abbondante perché la camera era ben esposta a ovest. A nord combaciava con la stanza del nipote, a sud con quella della figlia. Il nipote durante i pomeriggi s'intratteneva spesso con la fidanzata, e durante alcune ore notturne la figlia discuteva con il marito, genero della signora N. L'accennata contiguità le consentiva, se non le imponeva, di udire veri e propri alterchi a nord: notevoli almeno per il lessico perentorio usato dalla fidanzata del nipote. La signora N era stupita dal fatto che una signorina usasse certe parole - irriferibili. A sud durante le prime ore della notte la figlia, ciò davvero accorando la signora N, dibatteva spesso il tema della gelosia insieme al marito - non in modo accademico, infatti in questione erano i tradimenti concreti messi in atto da lui. Insomma, la signora N si trovava, anziana, vedova e pensionata dello Stato, in altri termini non dotatissima di denaro, a dover pagare un tipo penoso di affitto.

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