Una normale impostura

 N. entrò in un bar tabacchi per comprare un pacchetto di sigarette. Dietro il banco c'era un giovane che dedicava tutta la sua attenzione a un coetaneo e a due bambine, intente queste ultime alla scelta di due o più dolci da un gran vassoio che il barista-tabaccaio reggeva in mano. Cinguettavano, con voci ovviamente diverse, tutti e quattro. Effettuata la scelta il barista-tabaccaio si spostò verso N., il quale gli disse la marca delle sigarette di suo gradimento, le ebbe, pagò e uscì. Se non avesse avuto sul viso la mascherina, un bavaglio fobico in voga in quegli anni, gli altri quattro avrebbero notato che era scontento di aver aspettato i comodi delle bambine, del loro probabile genitore, e le ruffianate del barista-tabaccaio. Tuttavia N. era scontento anche perché si sapeva colpevole di non aver colto né la grazia delle due ninfette, né di aver approfittato dell'occasione per intenerirsi davanti ai loro dolci capricci. Nel giro di qualche minuto tuttavia si assolse, infatti seppe senza ombra di dubbio che la scenetta era stata tutta quanta falsa, una normale impostura.

Commenti