Blue Jeans

 Nei primi anni sessanta la voce "jeans" non si era totalmente affermata ed erano in commercio prodotti imitativi dei "jeans originali": facevano sincera pena. Tra questi c'erano i "Jolly", me ne ricordo per questa ragione: una volta, dopo la fine dell'anno scolastico - sarà stato il 1960 o il 1961 - un compagno organizzò una piccola festa in casa sua, o meglio nel giardinetto di casa sua, cui mi presentai indossando un paio di "jeans" la cui marca naturalmente non ricordo. Certo non si trattava né di Levi's né di Lee. Ma nemmeno di "Jolly". Orbene, uno degli invitati, R.L., facente parte della mia ristretta combriccola - luna park, fumate clandestine in viuzze lontane o nel chiuso di sale cinematografiche di terza classe, passeggiate, piccole sbornie, e appunto festicciole - non appena fui entrato si espresse, in merito alla mia "mise", con queste parole che, al contrario di tutto il resto cui ho accennato, ricordo benissimo: "Noo, in Jolly!". Era il suo modo per dire che i "jeans" non erano confacenti all'occasione. Quanto precede dimostra  che la voce "jeans" nel 1960 o nel 1961 non si era affermata.

L'amico R.L. in effetti si vestiva sempre con una certa tradizionalistica cura: calzoni con la piega, giacca, camicia e cravatta. A quanto pare era scandalizzato dal mio abbigliamento, inadatto secondo i suoi canoni a una festa in casa del compagno di classe C.V., sita in prossimità di piazza delle Cure, a Firenze. Niente di che, vi assicuro.

Qualche anno fa incontrai in via della Pergola un altro membro della mia ristretta combriccola, S.B., lo fermai e mi feci riconoscere, infatti doveva essersi dimenticato di me ... può capitare di peggio ... Ci fermammo in un bar di via degli Alfani e parlammo per una decina di minuti della nostra combriccola. Lo smemorato, a una mia domanda, mi dette informazioni su quel ragazzino vestito sempre "come si deve", R.L. : si era trasferito a Milano e aveva fatto una certa carriera nel giornalismo, arrivando alla vicedirezione di un celebre mensile ancora oggi puntuale in edicola. In Internet ho cercato di R.L., che naturalmente è in pensione, e ho contemplato una foto in cui lui appare conviviale-sorridente accanto a una bella signora - "in società": è vestito con giacca e pantaloni, direi neri, camicia bianca e cravatta. Perfetto.

N.B. Nel mio "guardaroba" non c'è neppure un paio di "jeans".

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