Caino e Abele

 Nostro padre e nostra madre decisero, poiché  mio fratello e io ci litigavamo il godimento del trenino elettrico "Rivarossi", di regalarci un secondo impianto di treni giocattolo, stavolta di marca "Maerklin". L'impianto Rivarossi era montato in cantina, l'impianto Maerklin fu montato, da nostro padre e da noi, in soffitta. A parte che non risultava chiaro chi di noi due fratelli fosse il titolare del Rivarossi e chi del Maerklin, quest'ultimo impianto com'è naturale attirò la curiosità sia di mio fratello che la mia: era la novità. Per cui ricominciammo a liticarci il Maerklin intanto che in cantina il Rivarossi restava muto. Una sera, dopo che di nuovo ci eravamo disputati il Maerklin, mio padre chiuse sia la soffitta sia la cantina, per cui mio fratello e io restammo senza alcun trenino elettrico. Ce ne facemmo, come si dice, una ragione, e ci dedicammo ad altri giochi. Gli anni passarono, e i decenni pure. Divenuti adulti, defunto nostro padre, mio fratello senza chiedere il mio parere regalò a un suo amico il Rivarossi. Lo venni a sapere a cose da lungo tempo fatte, per cui corsi nella soffitta per prendere possesso compensatorio del Maerklin, non senza dover vincere una resistenza eccessiva e strana di nostra madre a consegnarmi la chiave per entrarci. In effetti non c'era, in soffitta, alcuna traccia del Maerklin. Scesi in casa e investii mia madre: che fine ha fatto il Maerklin? Secondo il suo stile, iniziò a piagnucolare e a mettere le mani avanti. Incalzata dallo spietato figlio maggiore, voglio dire da me medesimo, rivelò di aver regalato "da quel dì"  il Maerklin al bambino di una nostra antica donna di servizio. Tolsi il saluto a lei e a mio fratello. Mi recai sulla tomba di mio padre, tra l'altro sita lontano dalle nostre parti, e mi sfogai con "lui". Com'è naturale il marmo della tomba non dette alcun segno di aver recepito le mie lamentazioni. Avevo del resto già sessant'anni, e dovevo trovare da solo un modo per difendermi da mia madre e da mio fratello, in vista di più seri insulti ai miei diritti proprietari. 

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