Seconde nozze

La bella giovane vedova catturata, a dispetto della di lei suocera, dallo sguardo del capocarovana, un cinquantenne, gli si dette in modo per lei indimenticabile - segreto sotto la volta gelida del cielo notturno. Ne risultò - nei tempi com'è noto decretati dalla Natura - un bel maschietto. Inviso alla suocera - o meglio megera - della vedova, ed ai di lei due figli di "primo letto". Il capocarovana, meno genitore che ammaliatore, non seppe frenare l'invidia della diabolica nonna e dei perfidi nipoti, per non dire che, preso dai suoi uffici di capocarovana - convinto assertore altresì dell'irrilevanza dell'agire umano al cospetto dei voleri dell'Onnipotente - della sopravvivenza fisica del  neonato si disinteressò. E la madre? Costei non smise un solo attimo di palpitare alla vista del suo leone sotto la luce ferale del sole, né cessò una sola notte di soddisfarne le mute brame. Il neonato crebbe, come piacque alla Natura, bello e libero. Tuttavia crebbero anche la cattiveria dei due fratellastri e l'invidia della vecchia. Un giorno infine qualcuno vide la testa bambina, mozzata, rotolare da sotto il drappo che, tra le zampe di un cammello, andava accarezzando la sabbia luminosa.

Commenti