Oggetti smarriti

Sopra il muretto antistante una banca, qui vicino, ho trovato (17 III 2021) una borsa di cartone, genere boutique. Dentro c'erano: 1) un panettone milanese avvolto in carta lucida e infiocchettato, 2) una bottiglia di plastica piena a metà di una bevanda densa color arancione, 3) un rettangolo di stoffa a disegni diciamo graziosi leggermente imbottita, con ogni probabilità una “presa” di quelle che si usano per maneggiare un recipiente caldo.

Ipotesi sulla “storia” che ha portato la borsa di cartone sul muretto: il panettone di marca, scadenza 30 IV 2021, era con ogni probabilità un regalo natalizio oramai, dopo tre mesi, invecchiato e, forse, riciclato. La bevanda era legata al consumo immediato, invece.

La “presa” di stoffa imbottita mi pone qualche problema.

La borsa di cartone, griffata, appartiene a una boutique (abbigliamento) che, ho visto su Internet, si trova nei pressi della banca. E' noto che queste borse spesso vengono usate più di una volta. Questo è il nostro caso. L'insieme era stato dimenticato sopra il muretto, oppure era stato lasciato apposta. Escluderei la seconda ipotesi (“lascito”) a causa della presenza della bottiglia e, soprattutto, della “presa”. Opterei per una dimenticanza, eppure ho notato che non mancano persone che, al termine di qualche “festino” all'aperto, lasciano per pigrizia in giro bottiglie contenenti anche resti cospicui di bevande costose (vino, superalcolici), se non addirittura piene. Da aprire! In questa prospettiva solo la “presa” sarebbe una dimenticanza. Chi è l'autore, però? Direi una donna, perché un uomo non va in giro con una “presa”, ammesso che sia lecito parlare oggi con nettezza di tali differenze di “genere”. Una donna che, volente o nolente, ha lasciato il resto del suo pranzo - e il panettone.

Del resto l'insieme potrebbe essere stato lasciato da “x” altrove e in un secondo tempo essere stato posto da un'altra persona sopra il muretto. In bella evidenza.

La “presa” sembra significare che “x” aveva qualcosa da scaldare e da maneggiare usando la “presa” stessa. Ne ipotizzo come contenitore un “gavettino”, una “gamella” - una “schiscetta”.

Qualcosa ha macchiato l'interno della borsa di cartone, forse la bevanda, forse un resto del cibo.

“X” non ha dimenticato/lasciato l'ipotizzato “gavettino”, ma il resto. Qualcuno aveva donato a “x” il panettone, o meglio glielo aveva appioppato non sapendo più, dopo circa tre mesi, che farsene. Penso, ebbene sì, a “x” come a una impiegata di “basso rango” della per altro vezzosa sede bancaria, se non a una “donna delle pulizie”; e a un “funzionario” - o “funzionaria” - che non sapendo più che fare del panettone di marca, dono di un cliente sotto Natale, l'ha passato a “x”.

Più ci penso e più ritengo decisiva la presenza della “presa”. Rimanda a una continuità, mentre il resto pare effimero, trascurabile. Tende, ripeto, a individuare una donna.

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