Recupero degli anni di studio perduti

 Per motivi di lavoro dovevo diplomarmi, ciò che non avevo fatto al momento giusto. Mi iscrissi a un istituto privato specializzato nel recupero degli anni di studio perduti, ma al momento di sostenere gli esami non avevo fatto niente, sicuro che tutti i soldi spesi mi avrebbero fruttato il diploma senza aver aperto un libro. Due giorni prima dell'inizio degli esami mi colse il sospetto che forse avrei dovuto imparare qualcosa, qualche nome, qualche data, qualche sintesi. Uscii di casa e iniziai a camminare. A un tratto tra la gente in strada individuai una giovane mora vestita di nero e dotata di una carnagione bianchissima. Logicamente era estate, tempo di esami privilegiato. La giovane era scalza, cioè indossava delle infradito nere con la suola piuttosto alta. Immaginai che fosse una studentessa, poi optai per l'ipotesi che avesse una trentina di anni. La seguii. Entrò in un ufficio postale e si mise seduta. Nel fare ciò vidi che la gonna le si apriva mostrando quel che c'era da guardare. Gambe accavallate. Stavo perdendo il mio tempo. Avrei dovuto chiudermi in casa con tutti i Bignami del caso e imbottirmi di nozioni in vista degli esami. Non mi diressi verso casa per fondermi con i Bignami, però. In compenso seguitai la mia passeggiata oltre l'ufficio postale abbandonando la contemplazione esteriore della mora. Interiormente tuttavia non interruppi tale attività, fino al punto in cui la mora divenne una cosa mentale. Le chiesi se si era diplomata o no. Sì, si era diplomata oramai da diversi anni nel liceo tal de'tali. Le dissi in breve quale era la mia situazione. Volle dissuadermi dagli esami, affermò che non avevo bisogno di un diploma. Ma ho speso un bel po' di soldi, risposi io. Cosa faccio, li spreco? E ti pare giusto chiuderti in casa per incollarti nella memoria le pagine dei Bignami? Con queste belle giornate di sole? 

Non aveva tutti i torti.

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