Caccia ai topi

Il re del Portogallo, figura influente su tutto il pianeta a dispetto dell'esiguità del Paese da lui tiranneggiato, decise di impegnare i suoi sudditi alla caccia. Dei topi. Orchestrò una campagna di stampa sulla pericolosità dei topi, ratti, talpe, di campagna e di città, di fogna e di cantina. I topi sono nocivi per i più, letali per i meno. E chi sono i meno? Sono gli anziani, che dai topi vengono attaccati con particolare facilità in quanto non dispongono di riflessi pronti. Arriva il topo e zac! Morde l'anziano, che in pochi giorni "ci lascia". I topi sono velenosi! Il re del Portogallo, presto imitato da quasi tutti i sovrani della terra, fece distribuire alla popolazione dosi cospicue di veleno e di trappole. Tra i molti analfabeti, in genere poveri che non sapevano leggere e quindi non compravano giornali, il re diffuse la paura dei topi tramite banditori armati di megafoni. Dall'alba al tramonto le città e i paesi, ma anche i borghi sperduti, risultarono presto tafanati dai banditori e dai loro megafoni. Ragion per cui ricchi e poveri, borghesi e artigiani, contadini e operai, giovani e vecchi, donne e uomini, furono costretti a pensare solo ai topi, al veleno per topi, alle trappole. Chiunque andava a caccia di topi, s'infilava in cantine dimenticate, s'inoltrava i fogne paurose, a scovare topi. Non pochi tornavano dalla caccia feriti, moltissimi venivano morsi dai topi, allarmatissimi e messi sulla difensiva. I topi. 
Una rivoluzione! Da secoli, da millenni, i topi convivevano con gli umani, e viceversa. V'erano modi di dire in definitiva amabili, in merito, come quello che recita: non importa il colore del gatto, se il gatto uccide il topo. O quello che invita ironico a mettere i topi a guardia del formaggio. O quello che menziona la danza dei topi in assenza della gatta. E invece, per colpa del re del Portogallo e della dabbenaggine dei popoli, ora la convivenza ebbe termine. Infatti i topi, oltraggiati, perseguitati, cacciati, feriti, uccisi, organizzarono la controffensiva contro gli umani. Topi giovani e pieni di energie uscivano dalle cantine, dalle fogne, dagli anfratti - ah, gli anfratti! - e assalivano gli umani, li mordevano a tradimento; prima di morire avvelenati i topi avvelenavano gli umani, infatti come tutti sanno il veleno per topi ammazza anche gli umani, c'è tutta una aneddotica in merito. In breve sul pianeta non si parlò altro che della caccia ai topi, soprattutto non si fece più altro che lavorare per distruggere il popolo dei topi. Come conseguenza il pianeta andò in rovina. D'altra parte, se gli umani erano sette miliardi, i topi erano settanta volte sette miliardi. Non c'era partita, come si dice.

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