Rischio d'impresa

F aveva portato a stampare in un negozio specializzato il suo ultimo testo. Si trovava al banco pronto a toccare con mano il risultato del lavoro fatto quando alle sue spalle sentì qualcuno dire: "salute e figli maschi!". Volgendo appena la testa F rispose di averlo già un figlio maschio. "Allora salute e nipoti maschi!" replicò quello. Era un venditore ambulante. Insisteva, ma F era intento a soppesare il suo manoscritto ed a capire quanto avrebbe pagato la stampa. Nel frattempo l'ambulante era passato al ruolo di mendicante. "Un momento",  gli disse F, e digitò sulla tastiera apposita il suo numero di codice bancomat. Era di dodici euro il prezzo della stampa. Infilato il manoscritto nello zaino F si voltò per uscire e il mendicante gli chiese qualche moneta. "Non ho spiccioli", rispose F e uscì dal negozio. Non aveva spiccioli. Da dentro, l'ambulante-mendicante bussò sul vetro della porta. F si volse e vide che quello, seccato, gli faceva segno di aspettare. Libero da impegni manuali ed emotivi F aprì la porta e rivolse al mendicante un'espressione interrogativa. "Perché mi hai fatto aspettare?", chiese il mendicante a F, "così perdo tempo!". Allora F gli fece con la destra un gesto tipico: raccolse le dita e agitò un poco la mano su e giù, poi andandosene per la sua strada. Non senza pensare che quello era sì un "uomo d'affari", però non accettava il "rischio d'impresa".

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