Rivoluzione

Il nuovo Piano regolatore del Comune di nostra residenza esige che l'edifico che abitiamo, una costruzione sperimentale, venga ruotato sulle sue fondamenta di 180 gradi. L'operazione, un tempo possibile solo demolendo e poi ricostruendo l'edificio, oggi avviene in breve. Sono sorpreso. Naturalmente (ironia) non avevo letto certi dettagli del contratto d'acquisto. Pare che sottostante alle fondamenta (ecco l'aspetto sperimentale) vi sia un grosso corpo cilindrico che è in grado di ruotare internamente ad una sorta di suo contenitore opportunamente lubrificato. Le fondamenta (chiamiamole così per semplificare) stanno, come il vassoio sulle dita allargate di un solerte cameriere, sopra il suddetto corpo cilindrico, e sono assicurate al terreno tramite quattro sistemi di ancoraggio, camuffati da altrettante statuette lignee rappresentanti ignote figure tra l'umano e l'animale. Kitsch a suo tempo da me denunciato invano!
In breve: alcuni tecnici del Comune tolgono le statuette, disancorano le fondamenta e iniziano ad eseguire l'operazione rotatoria dell'edificio: un grosso trattore tende due robusti cavi fissati a due angoli consecutivi dell'edificio e voilà! In meno di un'ora il gioco è fatto.
Quanto precede è avvenuto da qualche settimana. Adesso ci troviamo disorientati non poco, infatti il davanti della nostra casa è dietro, il dietro è davanti; avevamo l'ingresso di casa sulla strada, ora lo abbiamo sui campi oltre il nostro giardino; la luce naturale che entrava è diciamo capovolta, infatti le stanze a est ora sono ad ovest e viceversa. 
Ah, i tramonti di prima! Ahi, le crude albe di oggi!
Quasi in armonia con la rotazione subita anche i nostri rapporti reciproci sono capovolti; regna un disordine totale. La donna, un tempo solerte e sottomessa, oggi è ignava e arrogante; i figli, un tempo bravi bambini, oggi si fanno arditi assai e perfino rispondono al padre. Male, voglio dire. La domestica è diventata brutale, fuma mentre lavora, sbuffa, fa spallucce. Il cane piscia sulle statuette lignee. 
Mi reco negli uffici del Comune dove mi si indicano i responsabili del Piano regolatore. Costoro, una squadra di buontemponi, mi ascoltano dandosi a vicenda colpetti sulle spalle, gomitate, facendosi l'occhiolino, infine mi comunicano che il vecchio posizionamento della nostra casa era antiestetico, superato. Inaccettabile.
Rifletto un momento e dico: ma sembra una punizione!
Certo, rispondono. Tuttavia Lei ha sempre la possibilità di rimediare, e magari rimediando gli errori del passato Le potrà tornare utile il sistema sperimentale di fondazione della sua casa.


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