I riparatori di giocattoli

Negli anni peggiori della guerra che il regno e quindi la nazione sostennero contro nemici implacabili furono istituiti campi di raccolta al cui interno si custodirono per lunghi periodi cittadini del regno, o stranieri residenti, ritenuti inaffidabili ai fini dell'impegno bellico collettivo. Tra costoro molti giovanissimi e bambini i quali logicamente trascorrevano parte del tempo libero, diciamo, giocando. Orbene, i giocattoli di questi piccoli internati spesso si guastavano e però non mancavano adulti, o ragazzi meno giovani di coloro che avevano rotto i giocattoli, abili a riparare i medesimi, per la riconoscenza dei piccoli - e dei loro genitori. Dopo la fine della guerra e la chiusura dei campi di raccolta in molti si ricordarono dei "riparatori di giocattoli", che vennero perciò invitati dal sovrano, riconosciuti pubblicamente ed avviati alle pratiche per il ricevimento di titoli onorifici. Quasi tutti i riparatori però si sottrassero a tale invito e di conseguenza in pochi furono insigniti dei suddetti titoli onorifici.

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