La motocicletta derubata

Andato a comprarsi un pacchetto di sigarette - senza averle prese a causa d'una lite con il gestore che è anche titolare del gioco del Lotto e fa aspettare i tabagisti senza alcun rispetto per il loro vizio - il nostro si avvia verso la sua vecchia bicilindrica rossa. Avvicinandosi la vede giù, come mai?
Perché qualcuno ha rubato entrambe le ruote. 
"O perdindirindina, che antipatico contrattempo!" esclama dentro di sé il nostro.
Più o meno. 
Corre verso la prima officina meccanica che ha in mente, entra e si sfoga con il padrone e maestro, il quale non fa una piega. I due escono insieme e tornano dove si trova la derubata, il maestro ha sottobraccio una piastra di acciaio, trenta per trenta, con quattro rotelline agli angoli. La infila in corrispondenza con la coppa dell'olio, sotto, poi comanda al nostro di tirar giù dal cavalletto la derubata. Che si adagia (un po') rumorosamente sulla piastra a rotelle, e i due la spingono facile per quelle centinaia di metri che li separano dall'officina. 

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