Rispetto

M'incontro con il direttore di una rivista di studi sulla narrativa nazionale, per cui lavoro; parliamo di Giovanni Comisso, e non manco di affermare che Comisso, a parte la grazia innegabile, a tratti scrive con i piedi; il direttore inizia a fare le sue osservazioni, ma la finestra è aperta e lascia entrare nella stanza il gran rumore della strada, per cui non capisco nulla di quel che dice. Non è per rispetto che evito di accennargli al fatto che non sento quasi nulla, ma per riserbo. Nell'andarmene però mi domando che cosa lui abbia udito delle mie osservazioni su Comisso, suffragate del resto da una ben conosciuta nota di Guido Piovene,

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