L'anima d'una donna

Cosiddettamente divorziato, S. conduce, è il suo turno, in vacanza con sé il figliolino Matteo, in effetti dotato di chioma prodigiosamente folta e lunga, tant'è che il bambino ha contratto il vezzo - S. parla in questo modo quando qualcosa lo irrita, lo eccita, lo sposta dal suo abituale muto aplomb - di tenersi in pugno la coda formatasi, con ciò dando fastidio a S., il quale al figlio invano propone di procedere a un taglio, magari fatto in casa. Niente! Ragion per cui, ora, durante una passeggiata nei boschi, presente una femmina che S. ha intenzione di far sua, ma che gli concede le sue innegabili grazie - è sempre S. a parlare - con il contagocce, alla vista dell'erede e futuro baston della vecchiaia che cammina tenendosi il codino in pugno S. s'imbizzarrisce anche troppo, come se fosse colpa di Matteo se suo padre - parole nostre - non è capace di scardinare le difese della femmina cui sopra si accenna di volata. Come se non contasse, oltre all'avvenenza, anche l'anima, d'una donna - parole nostre.

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