Centrocampista

Mentre esco dalla vecchia officina dove hanno riparato la mia auto in cambio di pochi soldi, chiaro indizio che nulla è stato riparato, e sto infilando nel portafogli le banconote che avevo estratto in vista del pagamento per la sostituzione degli ammortizzatori cigolanti, ciò che avevo chiesto di fare al meccanico, m'imbatto in un quarantenne dalla faccia piuttosto grassa, coperto da un cappotto austriaco verde, che mi domanda dove si trova la sede della squadra di calcio locale. Io in effetti ignoro l'indirizzo della sede della squadra di calcio locale, ma so che è situata in una grande piazza e che per trovarla basta andare fin lì e chiedere indicazioni a chiunque sosti nel giardino che allieta il centro della piazza; be', forse non a quella vecchia signora che di continuo fa il giro delle panchine domandando l'ora a chi vi siede magari per leggere il giornale, ma questo dettaglio lo tengo per me. Informo il tipo con il cappotto austriaco verde di quanto so e mi permetto di domandargli perché cerca la sede della squadra locale. Invece di suggerirmi di farmi i fatti miei, quest'uomo mi informa del fatto che intende proporsi alla dirigenza della società proprietaria della squadra come centrocampista, progetto che a me sembra indicare uno stato di coscienza alterato. "Ho solo bisogno di riprendere gli allenamenti interrotti", mi dice come se avesse letto nella mia mente, "e di perdere qualche chiletto, in effetti una decina di chiletti", aggiunge sorridendo. Peccato che siamo arrivati là dove il meccanico ha parcheggiato la mia auto, e che questo segni il termine di questo divertente incontro.

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