Primo giorno di scuola

Molti anni fa smisi gli studi universitari perché un docente mi era antipatico e costituiva un ostacolo inaggirabile. Oggi, anziano, tento di ricominciare quegli studi. Mi sono iscritto ed oggi vado in facoltà per conoscere l'orario delle lezioni cui ho intenzione di assistere. Trovo un'impiegata che mi indica un tavolo dove vedo una pila di fogli, si tratta delle fotocopie dell'orario. Ne prendo non una, ma due - per sicurezza - e vedo che alcuni corsi sono già iniziati. Mentre studio l'orario, mi accorgo che due studentesse, entrambe alte, manifestano interesse per la mia presenza - certo dev'essere strano vedere tra tanti giovani un vecchio. Mi si avvicinano ed iniziamo a parlare della facoltà che, apprendo dalle ragazze, oggi si chiama scuola, dei docenti, oggi si chiamano prof, e della mia modesta persona - insomma dovrei spiegar loro in poche parole perché mi sono iscritto all'università. Anche l'impiegata si avvicina, noto che mi si rivolge con una certa indulgenza, non antipatica, in effetti assomiglia ad un'altra impiegata che ora ricordo, dei tempi andati: sarà la figlia, se non la nipote. Mentre perdo il mio tempo con queste tre ragazze mi accorgo di non avere più con me gli occhiali da sole, né una piccola chiave che mi serve per mettere in moto il mio triciclo elettrico. Ora mi torna in mente: ho appoggiato questi due oggetti sul muricciolo che circonda il giardino della facoltà, pardon, scuola, mentre toglievo dal portapacchi la mia cartella. Mi congedo dalle tre ragazze, attraverso il giardino ed esco sulla strada, mi avvicino al mio triciclo, bene! Ma sul muricciolo non ci sono più i miei occhiali da sole né la chiave. 

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