Liberty

Il tenente S. fu invitato ad un banchetto offerto dal conte De L., un giovane capitano la cui casata non era estranea a frequentazioni della esclusiva cerchia che adornava e insieme proteggeva il nostro Sovrano. Il banchetto aveva luogo in un vasto portico sul parco della villa appartenente alla signora madre del capitano, la quale doveva essere assente, date le circostanze. Ci spieghiamo: nel corso del banchetto, cui partecipavano non poche signore nubili elegantissime, il padrone di casa aveva disposto l'apparizione di alcune danzatrici alquanto svestite che offrirono ai convenuti le loro raffigurazioni di gusto liberty, all'epoca molto in voga. Tra le libagioni, allora si chiamavano così, i cibi squisiti, l'aria deliziosa che spirava dal parco, i quadri viventi offerti dalle danzatrici, la festa prese una lena alquanto licenziosa, tant'è che il tenente S. e la sua vicina, ora non ci ricordiamo bene se fosse costei la marchesa K, dopo lo scambio di alcune verbali insensatezze che qui non merita riportare si trovarono in stretta combinazione, intente le loro lingue a conoscersi reciprocamente, la mano destra di lui alla ricerca del segreto scrigno di lei, turbinante la musica d'un violinista intorno, dentro, sopra e sotto. Insomma, dappertutto. Fu l'ultima festa prima della guerra - durata per noi dal 1915 al 1918.

Commenti