Incidere ovvero: miseria della filosofia

Ad un giovane studioso che fa stampare a spese dell'università i suoi scritti faccio notare che oggi è ancora più facile di una volta comporre un cosiddetto libro, anzi, è divertente lavorare con il computer a materiali sparsi trasformandoli in un cosiddetto libro. 
"Perché cosiddetto?", mi domanda il giovane.
"Lascia perdere", rispondo, "volevo solo dire che scrivere è facile, difficile è incidere nella realtà di cui si scrive".
"Ma questo è Marx che lo scrisse", replica il giovane.
"Ed io lo riporto", concludo.

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