Giuseppe Stalin

Sono stato fortunato; mi dice B che sono stato fortunato a non essere presente durante quella cena estiva organizzata da sua sorella, che udendo il richiamo di un uccello notturno impose il silenzio a tutti i convenuti mettendosi ad imitare il volatile con voce strozzata. Mi dice B che la mia fortuna dipende dall'azione del mio angelo custode, aggiungendo che il mio angelo custode è Giuseppe Stalin. 

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