Danni biologici

Un apprendista molto brillante - di cui sono il supervisore - fa ritorno anticipato in sede e dà le dimissioni chiedendomi nel contempo scusa per il guaio che ha fatto: ha danneggiato le attrezzature del laboratorio presso cui lo avevo messo al lavoro? "No, ho sedotto la mia tutor", confessa il giovane.
Mi perviene infatti da parte della tutor sedotta una richiesta di pagamento di danni biologici per trecentomila quattrocento talleri, una cifra capogirica. La richiesta è indirizzata a me, in quanto supervisore dell'apprendista danneggiante, e non all'azienda per cui lavoro, ciò mi provoca un attacco di furia che non si placa neppure davanti ai colleghi, tra i quali, intanto che inveisco contro i tutor ed in particolare contro le tutor che si lasciano sedurre dai tirocinanti dotati di brillantezza, noto una funzionaria che tiene bassi gli occhi. Mi avvicino e le grido se è a conoscenza di qualcosa, di qualche risvolto strano di questa storia di apprendistato e seduzione che rischia di rovinarci. "Conosco la tutor", risponde la collega in un sussurro, "sta' buono, ci penso io, fammi vedere la richiesta di pagamento dei danni biologici, intanto". Avendola appallottolata e gettata in un cestino vicino alla porta, io la indico senza parole alla collega, che va, la estrae, la spiega, la legge e poi dice, mentre nella stanza è calato un notevole silenzio che a sua volta consente a tutti di udire il mio affannato respiro: "la missiva non spiega che tipo di danni biologici avrebbe provocato il tuo apprendista!"
"Lo interrogheremo!" , replica il direttore, fin qui tacito. 

Commenti