Il riparatore di sveglie

E' in effetti una strisciolina di carta colorata, quel che ho dato all'edicolante in pagamento della Squilla dei Giochi, il quotidiano sportivo che oggi vorrei leggere in onore della vittoria della mia squadra del cuore contro una squadra di altra parte del corpo. L'avevo nel portafogli e l'ho scambiata per una banconota da dieci corone. L'edicolante, uomo di mondo, la prende bene. Sostituita la strisciolina di carta colorata con soldi veri, infilato il giornale nella borsa, mi avvio verso il mio laboratorio. Sono un riparatore di sveglie. Ultimamente non ho avuto molto lavoro, ciò significa che sono stato per parecchie settimane lontano dal laboratorio, che si trova al primo piano di una casetta di appartamenti non poco lontana da dove abito. Entro, salgo la stretta scala fino alla mia porta e faccio per entrare. Vedo che un pannello flessibile di cartone coprente parte della parete lungo i gradini tocca la porta della mia stanza, deborda là dove si trova la serratura. Lo sollevo per infilare la chiave e in quel mentre un uomo che si trova in basso sui gradini mi apostrofa in modo alquanto inurbano, direi, domandandomi che cosa io stia facendo. Noto che si tratta di un tecnico entrato subito dopo di me nell'androne, ha una cassetta di attrezzi, immagino, ed ha già aperto uno sportello pieno di polvere e contatti elettrici. In definitiva è un collega, l'uomo!
'Non è a lei che devo dire che cosa io stia facendo', gli rispondo, mentre continuo nel tentativo di infilare la chiave nella serratura coperta dal pannello di cartone. Attribuendone a casigliani distratti l'applicazione.
'Lei è un estraneo!', insiste l'uomo, diciamo l'elettricista.
'Anche lei è un estraneo, in ogni caso lei mi sta prendendo per qualcuno che io non sono', replico.
Manca poco che non gli dica "lei non sa chi sono io!", comunque dopo un po' che stiamo lì a guardarci, io sopra, lui in basso, gli tendo la mano e mi presento. Lui la rifiuta e spiega il gesto con l'argomento della scarsa nettezza della mia mano.

Ohi ohi, quant'è dura avere il laboratorio lontano da dove si vive e ci conoscono tutti!

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