L'arenile

Una mia giovane conoscente mi ha proposto di partecipare ad una iniziativa, ha detto, politico-culturale a sfondo, ha precisato, neofemministico, non appena ci eravamo incontrati dopo che, poche decine di metri lontano, ero riuscito ad oltrepassare una impasse alquanto penosa. Diversi giovani donne avevano fatto su un lato della via Cavour un arenile dove stavano distese a prendere il sole in costume da bagno, come se fossero sulla spiaggia. Umido, anche. Alcune dormivano. I passanti dovevano transitare lungo gli edifici in poco spazio, se non volevano esporsi al traffico, uno alla volta, dandosi il turno. Ragione per cui io ero restato davanti a una signora che non intendeva neppure sfiorare con le sue scarpette l'arenile umido pieno zeppo di corpi seminudi abbastanza impiastricciati di sabbia, disseminato di sandali e ciabatte. Ti sposti tu, no, mi sposto io, dicevano i nostri occhi fissandosi a vicenda. E un uomo dietro di lei mi mostrava i denti. Farò posto alla signora, avevo detto infine a quest'uomo, ma non a Lei. Dopo poche decine di metri incontro la mia giovane conoscente, ci fermiamo a chiacchierare e lei mi propone di scrivere qualche articolo per la rivista che il suo circolo politico-culturale ha intenzione di pubblicare. La seguo in un negozio trasformato in circolo, vedo che dentro c'è un certo disordine di sedie e tavoli ammonticchiati, una scrivania e una donna seduta davanti a molte carte sparse. Pile di fascicoletti rossi e bianchi stanno appoggiati al davanzale di una finestra chiusa. E' scuro. La mia giovane conoscente, una studentessa cui ricordo di aver consigliato titoli e argomenti ai tempi della sua tesi di laurea su Sibilla Aleramo, mi mette in mano un fascicoletto e mi chiede di versare un obolo di sostegno al circolo. Rispondo che se lei ed i suoi vogliono che io scriva qualcosa per la loro rivista, ma poi che cosa? - devono pagarmi, non chiedermi denaro, per quanto sia poco. E poi non so niente di neofemminismo, io, aggiungo. Piuttosto, continuo, non hai visto la spiaggetta che hanno improvvisato quelle tipe in via Cavour? Certo che l'ho vista, replica la mia giovane conoscente, siamo noi che abbiamo pensato questa provocazione pseudo balneare. Ecco, conclude, potresti scrivere un articolo su questo evento.

Commenti