I segreti del borgomastro

Il lago aveva forma pressoché quadrata, era tuttavia privo dei suoi quattro angoli retti, mi spiego meglio: al posto degli angoli si notavano dall'alto della collina altrettante curve. Se non ci avessero ripetuto che si trattava di un lago naturale, avremmo creduto che fosse un bacino artificiale creato per attirare turisti e bagnanti, come eravamo noi. 
Oramai sono passati molti anni da quella vacanza sul lago di M., e molti dettagli mi sfuggono. Ricordo però che l'escursione in collina si trasformò di colpo in un'avventura, infatti il baratro che si apriva dall'alto della collina - e si ergeva dal basso, certo, dipendeva dalla prospettiva - invisibile da lontano, ci ferì la vista, o meglio: ci obbligò a spenzolarci sul lago, all'incirca. Da restare senza respiro. La mamma non volle saperne, si volse e s'incamminò sul sentiero del ritorno, noialtri ci trattenemmo e ci mettemmo ad indicarci questo o quel particolare del lago che adesso ci appariva come una carta geografica. 
Il castello prossimo alla riva confinante con la contea di M. dall'alto ci sembrò ancora più consumato dal tempo, quasi fosse un colossale scoglio di arenaria, eppure il giorno prima, credo, ci eravamo stati a fare tuffi nell'acqua gelida del lago. 
Segreti che ci avevano interrogato invano fin lì si aprirono, dalla prospettiva di quella terrazza naturale, se lo era. Notammo per esempio che il nostro albergo ed il palazzo del municipio erano contigui, cosa che fin lì, a causa dell'intrigo dei vicoli, ci era sfuggita. Ecco perché il borgomastro si fermava tanto spesso a bere un bicchiere nella taverna dell'albergo. 
Ci domandammo se tra il nostro albergo ed il municipio ci fosse magari un passaggio, ma mio fratello minore gridò che a lui dei segreti del borgomastro non gl'importava nulla. 
Peccato, perché poi avremmo saputo che il tipo era anche proprietario dell'albergo, e che i suoi segreti ce li avrebbe fatti pagare in bei talleri, al momento della partenza. 
Le magie del lago di M. sono oramai materia irrecuperabile, è curioso che mi ricordi soprattutto di queste piccolezze riguardanti una persona, il borgomastro, che com'è naturale non ho più rivisto.

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