Consulenza

Una ex allieva mi propone di aiutarla a scrivere un articolo sulle traduzioni false dall'arabo che uno squadrista italiano, improvvisatosi interprete, fece in Libia negli anni venti. O trenta? Appunto, mi replica lei, ho bisogno del tuo aiuto. Ci troviamo in un bar di sera, fatico a riconoscere l'allieva perché la ricordavo molto giovane, e presto ci perdiamo nelle chiacchiere. Una delle pareti del locale è fatta di cristallo: fuori, illuminati da una luce color bronzo, due mimi di sesso maschile si fanno moine reciproche in costume esiguo. Com'è naturale i nostri sguardi sono attirati dallo spettacolo, che si svolge sul marciapiedi deserto. Pian piano mi volto interamente verso la danza dei due mimi, ma ad un tratto ricordo che sono sul posto per altri motivi e di nuovo torno a guardare verso la mia allieva. Non è sola, infatti l'attorniano altre tre ragazze che in breve riconosco. Insomma, capisco che mi hanno fatto una sorpresa, intanto che una di loro, adagiatasi alla mia sinistra, mi infila nella mano destra un piede nudo. Che non mi è nuovo.

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