Sorpresa.

Stamani, dopo aver selezionato una quantità di vecchi numeri del Gazzettino, ed averli guardati uno dopo l'altro non senza provare qualche tenerezza per le notizie scadute, ho fatto un pacco e l'ho sistemato vicino alla porta d'ingresso; subito dopo ho aperto di colpo un uscio che si trova  a sinistra rispetto alla porta d'ingresso, sempre chiuso, e sono sceso nelle stanze a pianterreno, dove nessuno va mai, tanto è vero che vi abbondano polvere e vuoto, oltre ad una notevole trasandatezza. Mi sono guardato intorno senza bisogno di accendere la luce elettrica, infatti da certe finestre che danno sui campi, da una parte, e sul cortile, dove opera un piccolo produttore di olio alimentare, dall'altra, entra abbastanza chiarore per vedere l'opacità di queste stanze mai usate, che hanno un'estensione identica all'appartamento dove vivo, di sopra. No, non ne sono una replica, infatti danno luogo ad un diverso appartamento, fatto di meno stanze, sì, ma molto più grandi. Perché finora nessuno ha mai usato, se non per deposito transitorio di oggetti vari, queste stanze? Per pigrizia, tutto qui.
Non faccio in tempo a completare questa ed altre riflessioni che rimandano a prospettive di utilizzo di queste stanze - per esempio potrei trasferirvi la mia attività di consulente finanziario, così risparmiando tutto il denaro che mi costa tenere aperto il mio studio in città  - che scappano fuori da una stanza due tipi mai visti, un uomo e una donna: ora si scusano a voce assai bassa, tant'è che non comprendo una parola, e si affrettano ad aprire la porta che dà sui campi. Ecco che cosa capita a chi trascura la sua proprietà!

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