Prima Comunione

Sono stato comandato dall'Ufficio in una Scuola dove si svolgono gli Esami di ammissione alle Superiori. La prova del mattino si svolge senza scosse, al momento dell'uscita però, mentre progetto una passeggiata nel mio vecchio Rione, quello dove per l'appunto si trova la Scuola, un ragazzetto handicappato, insieme a lui una custode della scuola, mi chiedono farfugliando all'unisono qualcosa che non comprendo; ah ecco, lui non ha un certificato a quanto pare indispensabile alla continuazione dell'Esame. Dico ai due handicappati di andare in Segreteria, così tanto per liberarmene, ed esco per la mia passeggiata.
Dal momento che fa molto caldo, vado nello spogliatoio della Piscina della scuola, mi spoglio, infilo un costume preso tra quelli lasciati ad asciugare, un asciugamano idem, ed invece di immergermi, esco, dicevo, per la mia passeggiata. Imbocco una stradetta isolata che percorrevo cinquanta e più anni or sono insieme ai miei compagni, tutti fumatori clandestini di sigarette. Ci trovo due omettini neri neri, sembrano scapparti fuori dalla Baraccopoli che si estende a sud della città, invece sono bitumatori che si occupano di certe buche aperte nella pavimentazione della mia stradetta. La percorro fino al suo termine, quindi mi fermo, mi siedo e contemplo un grosso uccello che niente meno becca via pezzi del bitume depositato dai due omettini disperatamente scalcagnati. Quindi se ne vola via, ed io ne ammiro le grandi ali degne d'un falco.
E' tuttavia arrivato il momento di rientrare nella Scuola, adesso mi costa esser mezzo nudo  in strada nel mio vecchio Rione. Nell'atrio trovo che i due handicappati sono ancora lì e mi aspettano. Non hanno trovato alcun certificato, com'è naturale. Osservo il viso del ragazzetto, quasi non ha lineamenti, mentre la custode, in un dialetto ignoto, mi domanda qualcosa; alla fine capisco che mi chiede se lo ho io, il certificato che serve al ragazzetto: costui deve dimostrare di aver fatto la Prima Comunione. Non le rispondo, in definitiva me ne frego di lei e di lui, e vado a cercare i miei abiti nello spogliatoio della Piscina (Dono, come si legge all'ingresso, d'un Benefattore): spariti! 
Comprendo che sono esposto ad un ricatto della custode, dovrò scrivere io una certificazione falsa per il ragazzetto handicappato...

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