L'Arsenale.

Ha destato un notevole allarme e stupore, lungo l'intera Riviera, il lancio di alcuni siluri che un giovane, assai noto a causa della sua appartenenza ad una famiglia autorevole e facoltosa del Capoluogo, ha effettuato l'altra mattina, mentre una quantità di battelli e di pedalò si trovavano in mare a poche decine di metri dalla riva. Non è ancora stato chiarito dagli inquirenti se il giovane avesse intenzione di colpire i battelli ed i pedalò, come sfortunatamente è avvenuto, oppure li abbia colpiti senza volere, intendendo invece, come sostengono gli avvocati subito ingaggiati dalla famiglia del giovane, lanciare i siluri tra i natanti, prova di abilità oggetto di una scommessa che sarebbe intercorsa tra il giovane e certi suoi conoscenti. Nell'attesa di saperne di più, e nella speranza che i feriti anche gravi riacquistino la salute, ci si chiede come il giovane abbia realizzato una strumentazione utile al lancio di siluri, lui, soltanto un adolescente. Testimoni che desiderano rimanere nell'anonimato sostengono che il giovane, indubbiamente molto versato nella meccanica, abbia sottratto progressivamente le parti necessarie nei magazzini dell'Arsenale, come è noto sito nel Capoluogo e scarsamente sorvegliato. Quest'ultima voce, certo preoccupante, ha suscitato perfino nella Capitale interrogazioni rivolte al Governo da parte della Opposizione.

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