Il ritrattista.

Dopo che, per cause ignote, una seconda cassa cranica mi era cresciuta dietro la prima e fin lì unica, o meglio: dopo che una calotta ossea parassitariamente mi era cresciuta attaccata alla prima, per cui sul mio collo si ergevano una testa (la mia) e mezzo (l'altra), com'è naturale iniziai subito a preoccuparmi di farmi acconciare le due capigliature in modo che quella deformità non fosse troppo visibile e non nuocesse alla mia vita normale, infatti non potevo certo restare sempre chiuso in casa.
La parrucchiera a cui mi rivolsi suggerì la soluzione. Avrei dovuto, disse, lasciarmi crescere i capelli molto lunghi sulla testa originaria, in modo che raggiungessero con la loro massa i capelli dell'altra testa, così da garantire una sorta di continuità e da costituire la finzione di un'unica capigliatura, certo, ammise la parrucchiera, con risultati esteticamente discutibili, ma credibili.
Pensai che la parrucchiera, una ragazza tranquilla, avesse ragione. Certi disegni che mi mostrò, dopo averli schizzati su un grande foglio, davano luogo all'immagine di un testone bombato posteriormente, senza che la deformità, o meglio mostruosità sottostante, fosse visibile.
Dopo diversi mesi di crescita dei capelli iniziai dunque a tentare le mie uscite da casa pettinato in quel nuovo modo, con due riporti intrecciati insieme, quello della mia testa spinto all'indietro, quello dell'altra testa spinto in avanti. Nel frattempo mi ero mosso indossando una sorta di cuffia di lana, lavorata appositamente per me da mia nonna, così larga da contenere la mia testa e mezzo.
Fin qui ho descritto gli svantaggi della mia deformità. Quanto ai vantaggi, corrispondentemente ai risultati radiografici indicanti che al mio cervello si era aggiunto in tandem un altro cervello quasi intero, iniziai a trovarmi in grado di pensare di più e meglio, di affrontare e risolvere i miei problemi professionali (faccio il ritrattista) con sorprendente efficacia. Per così dire vedevo le cose da due punti di vista contemporaneamente, vedevo il davanti e il dietro insieme, eppure avevo sempre soltanto due occhi, i miei soliti. Per così dire vedevo anche il lato nascosto delle cose (e delle persone), ciò che qualche volta, lo confesso, mi dava dolorosi turbamenti.
A proposito di dolori, la mia seconda testa me ne dava crescentemente, ed uno dei medici da me  consultati mi convinse infine a farmela operare chirurgicamente. Mi avrebbero, disse, segato via l'escrescenza (così la denominò) e in pochi mesi tutto sarebbe tornato a posto, cicatrizzato.
"E i capelli?", domandai al medico, "mi ricresceranno i capelli?"

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