Non è primavera.

Un garzone di bottega cavalca una grossa moto verde che ha, uno davanti e uno dietro, due canestri metallici per le merci destinate ai clienti del suo padrone. Guida come un pazzo, lo seguo con lo sguardo da lontano, chissà quale primato vuol conseguire, intanto indirizza agli altri utenti della strada dileggi e insulti.
Mi ricorderebbe un film di Renato Castellani intitolato "E' primavera", che inizia con un garzone di panettiere che corre in bicicletta schivando i passanti, tutto allegro. Senonché questo non è allegro, ma feroce.
Da ultimo, vittorioso, il garzone parcheggia la sua grossa moto verde sul marciapiede davanti al negozio del suo padrone, ma sullo sfondo io vedo avvicinarsi un vigile urbano.
La legge!
Il vigile richiama all'ordine il garzone, che si difende con l'argomento, come posso sentire, dell'essere lui l'incarnazione moderna del protagonista di un film di Renato Castellani, "E' primavera".
Mai sentito, risponde il vigile.
Neanch'io, concede il garzone.

Commenti