I segreti della collina.

Della collina che si trova appena fuori dal borgo, oltre la porta meridionale, mi offro di mostrare i segreti a certi miei conoscenti in visita, intanto da solo provo il percorso da fare, pericoloso, angusto, scivoloso: e mi perdo. Vago nell'enorme parco che credevo di conoscere. Più che un parco è una campagna boschiva.
Incontro una signora anziana, le chiedo indicazioni, ma lei cambia discorso, ed io la seguo.
"Non le danno noia tutte queste zanzare?", domando a un tratto. "No, io fumo", risponde  lei.
Ineccepibile!
Mi allontano dalla fumatrice svagata, e presto vedo un piccolo prete, che effettivamente su mia richiesta si mette a spiegarmi come arrivare alla Villa, meta suprema del mio progetto. Per la verità ci sono arrivato soltanto una volta, e da allora sono trascorsi molti anni.
Ascolto il prete, e quando credo di aver capito inizio a correre. Dopo pochi passi lo sento che mi chiama.
"Perché lo fai?", mi sta domandando.
"Per il borgo, lo faccio per il borgo!", rispondo senza voltarmi indietro.


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